STADIO VIVIANI

Regolamento d'uso e Codice etico 23/24

REGOLAMENTO D’USO DELLO STADIO “A.VIVIANI”
POTENZA CALCIO SRL CAMPIONATO DI CALCIO SERIE C 2023-2024

Il presente regolamento è applicabile ai sensi del D. L. n. 28/2003, convertito in L. n. 88/2003 e successive modifiche, art. 1 e 1- septies. Il Regolamento d’uso dello Stadio e di Comportamento del tifoso è volto a regolare l’accesso e la permanenza all’interno dell’impianto sportivo ove si svolge la gara, nonché il comportamento sugli spalti.
Definizioni:Società Sportiva: si intende la società Potenza Calcio Srl
Stadio/Impianto Sportivo: si intendono tutte le aree di pertinenza dello stadio “A.Viviani” di proprietà del Comune di Potenza e in uso alla Società Sportiva Potenza Calcio Srl, compresa l’area riservata esterna (ove presente).
Con l’acquisto del titolo d’accesso il titolare del biglietto si impegna a prendere visione e a rispettare tutti i punti, nessuno escluso, del “regolamento d’uso” dell’impianto sportivo, reperibile per intero sul sito internet ufficiale di Potenza Calcio Srl (www.potenzacalcio.eu) e per estratto presso tutti i varchi di accesso all’impianto sportivo, e in particolare:

NORME COMPORTAMENTALI
1. L’accesso e la permanenza, a qualsiasi titolo, all’interno dell’impianto sportivo in occasione degli incontri di calcio, sono regolati dal presente “Regolamento d’uso”; l’acquisto del titolo di accesso ne comporta l’accettazione da parte dello spettatore e comporta altresì l’accettazione di tutte le norme/disposizioni emanate dalle Autorità di Pubblica Sicurezza e dalle Istituzioni sportive, quali FIFA, UEFA, FIGC, Lega Calcio.
2. L’inosservanza dello stesso comporterà l’immediata risoluzione del contratto di prestazione, con il conseguente allontanamento dall’impianto del contravventore, nonché l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 500 Euro da parte del Prefetto della Provincia competente.
3. Qualora il contravventore risulti già sanzionato, nella stessa stagione sportiva anche in un impianto diverso, per la medesima violazione del rispettivo regolamento d’uso, la sanzione può essere aumentata sino alla metà del massimo e può essere comminato il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.

4. Si ricorda che lo spettatore, in particolare, è tenuto a rispettare e seguire le seguenti norme comportamentali, divieti ed avvertenze.
5. Il titolo di accesso allo Stadio è personale e non potrà essere ceduto a terzi, salvo i casi e secondo le modalità previste dalla normativa di legge in materia e dalla Società Sportiva organizzatrice dell’evento, attraverso il proprio sito www.potenzacalcio.eu.
6. Per l’accesso all’impianto è richiesto il possesso di un documento di identità valido, da esibire anche a richiesta degli steward, per verificare la corrispondenza tra il titolare del titolo di accesso ed il possessore dello stesso.
7. Il titolo di accesso deve essere conservato fino al termine della manifestazione e all’uscita dall’impianto, che dovrà avvenire nei termini e con le modalità stabilite dalla Società Sportiva organizzatrice dell’evento.
8. Lo spettatore ha il diritto-dovere di occupare solo il posto assegnato e, pertanto, con l’acquisto del titolo di accesso si impegna a non occupare posti differenti, seppur non utilizzati da altri soggetti, salvo che non sia stato espressamente autorizzato dalla Società Sportiva Potenza Calcio Srl.
9. Lo spettatore può essere sottoposto, anche da parte degli steward ed a mezzo di metal detector, a controlli finalizzati ad evitare l’introduzione di materiali illeciti, proibiti e/o pericolosi ed è tenuto a seguire le indicazioni fornite dagli steward. Con l’acquisto del titolo di accesso lo spettatore riconosce alla Società Sportiva Potenza Calcio Srl e ai suoi incaricati il diritto di far effettuare tali controlli sulla persone e/o su borse e involucri o altri oggetti portati al seguito, rinunciando a ogni eccezione.
10. La modalità di accesso dei disabili sono stabilite dalla Società Sportiva Potenza Calcio Srl organizzatrice dell’evento, e comunque l’accesso sarà possibile fino ad esaurimento dei posti consentiti dalle attuali normative. 11. La Società Sportiva Potenza Calcio Srl, oltre ad espellere dall’impianto chiunque non rispetti il Regolamento d’uso, si riserva il diritto di rifiutare l’ingresso all’impianto al contravventore anche in occasione di incontri successivi, a prescindere da eventuali divieti di accesso comminati dalle Autorità competenti.

DIVIETI
Non si possono introdurre nello Stadio gli oggetti di seguito elencati, indicati anche su appositi cartelli presenti nelle varie zone dello stadio, se non preventivamente autorizzati dagli steward, dalle Forze dell’Ordine Pubblico in servizio per la gara e/o dal Gruppo Operativo per la Sicurezza (GOS): All’interno dell’impianto sportivo e dell’area riservata esterna è vietato:

A) Esternare qualsiasi forma di discriminazione razziale, etnica, religiosa o altre manifestazioni di intolleranza con cori o esposizione di scritte;
B) Sostare in prossimità di passaggi, uscite, ingressi, lungo le vie di accesso, di esodo ed ogni altra via di fuga senza giustificato motivo;
C) Arrampicarsi sulle strutture dell’impianto;
D) Danneggiare o manomettere in qualsiasi modo strutture, infrastrutture e servizi dell’impianto;

E) Introdurre o detenere veleni, sostanze nocive, materiale infiammabile o imbrattante e droghe;
F) Introdurre bevande superiori al 5% di gradazione alcolica, salvo diverse disposizioni degli organi competenti previa emissione e/o rilascio di eventuali autorizzazioni in deroga;
G) Introdurre, detenere o lanciare razzi, bengala, fuochi artificiali e petardi ovvero di altri strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile;
H) Introdurre o detenere pietre, coltelli, bottiglie, contenitori di vetro, oggetti atti ad offendere o idonei ad essere lanciati, strumenti sonori, sistemi per l’emissione di raggi luminosi (puntatori laser) ed altri oggetti che possano arrecare disturbo ovvero pericolo all’incolumità di tutti i soggetti presenti nell’impianto;
I) Esporre materiale che ostacoli la visibilità agli altri tifosi o la segnaletica di emergenza o che comunque sia di ostacolo alle vie di fuga verso il terreno di gioco;
J) Introdurre e vendere all’interno dell’impianto sportivo, le bevande contenute in lattine, bottiglie di vetro o di plastica; le stesse devono essere versate in bicchieri di carta o plastica;
K) Introdurre, distribuire ed esporre striscioni, cartelli, stendardi orizzontali, banderuole, documenti, disegni, volantini, materiale stampato o scritto e diversi da quelli esplicitamente autorizzati dal Gruppo Operativo per la Sicurezza (GOS) su richiesta della Società Sportiva; gli stessi non potranno essere esposti in spazi diversi da quelli indicati dalla Società sportiva e dovranno essere rimossi al temine della manifestazione;
L) Organizzare coreografie non autorizzate ovvero difformi da quelle autorizzate dal Gruppo Operativo per la Sicurezza (GOS) su richiesta della Società Sportiva;
M) Accedere e trattenersi all’interno dell’impianto in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope;
N) Fumare in tutte le zone dello stadio (salvo le zone indicate “Posto Fumo”).
O) Introdurre animali di qualsiasi genere con l’eccezione di cani guida per ciechi o cani soccorritori;
P) Introdurre ombrelli ad eccezione di quelli di ridotte dimensioni e privi di puntali;
Q) Introdurre videocamere e macchine fotografiche tipo reflex;
R) Introdurre binocoli e cannocchiali.

AVVERTENZE
Si ricorda che costituisce reato: il travisamento, il possesso di armi proprie ed improprie, l’ostentazione di emblemi o simboli di associazioni che diffondono la discriminazione o la violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, l’incitazione alla violenza nel corso di competizioni agonistiche, il possesso, il lancio e l’utilizzo di materiale pericoloso ed artifici pirotecnici, lo scavalcamento di separatori e l’invasione di campo. L’eventuale condanna per uno dei reati sotto elencati comporta il divieto di accesso agli impianti sportivi:

a) Violazione delle disposizioni di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive;
b) Lancio di materiale pericoloso, scavalcamento e invasione di campo in occasione di competizioni sportive;
c) Possesso di artifici pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive;
d) Turbativa di manifestazioni sportive.

CASI DI ESPULSIONE DALL’IMPIANTO SPORTIVO
Chiunque tenga atteggiamenti violenti, ingiuriosi od offensivi, e/o discriminanti in senso razziale, etnico od in ambito religioso verso gli altri spettatori o verso gli atleti presenti nell’impianto sportivo, produca danneggiamenti a quest’ultimo, ponga in atto comportamenti pericolosi per la sicurezza degli altri spettatori, oppure si sia introdotto nello stadio privo di un valido titolo d’ingresso, detenga un titolo d’accesso su cui è indicato un nominativo non corrispondente alla propria identità, occupi percorsi di smistamento od aree riguardanti le vie di esodo, esponga striscioni non autorizzati all’ingresso ed alla loro esposizione, introduca materiale per cui è previsto il divieto dalla normativa vigente o comunque indicato nel presente “regolamento d’uso”, acquisti titoli di accesso diversi da quelli destinati alla propria tifoseria di appartenenza, o comunque contravvenga alle norme contenute nel regolamento d’uso dell’impianto sportivo potrà essere espulso dall’impianto sportivo, dopo gli accertamenti effettuati dall’Autorità competente, anche a seguito delle segnalazioni del personale addetto alla vigilanza e dagli steward.

VIDEO SORVEGLIANZA E TRATTAMENTO DATI PERSONALI
1. L’impianto sportivo è controllato da un sistema di registrazione audio-video, posizionato sia all’interno che all’esterno, i cui dati sono trattati secondo le disposizioni previste dal decreto legislativo 30.6.2003 n.196 e dal D.M. 06/06/2005.
2. Il trattamento dei dati personali è effettuato nel rispetto delle norme di legge. La registrazione è effettuata per fini di ordine e sicurezza pubblica, conformemente all’art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali. La società organizzatrice della manifestazione calcistica è tenuta a conservare i dati e supporti di registrazione fino a sette giorni dall’evento (trascorsi i quali verranno cancellati) nonché a porre gli stessi supporti e dati a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e di Pubblica sicurezza. Il trattamento dei dati personali è effettuato secondo le disposizioni del codice in materia di protezione dei dati personali e del Decreto del Ministero dell’Interno 6 Giugno 05; a tal fine si comunica che il titolare del trattamento dei dati personali è il Direttore Generale della società.

Il presente Regolamento è soggetto a possibili variazioni conseguenti ad uscite di nuove leggi e/o decreti, o regolamenti dettati anche dalle Leghe Professionisti, su richiesta delle Autorità competenti o regole anche emanate dal club

POTENZA CALCI O SRL

Regolamento d’uso stadio 23_24

CODICE DI CONDOTTA
POTENZA CALCIO SRL CAMPIONATO DI CALCIO SERIE C 2023-2024

PREMESSA

Di seguito sono elencate le principali norme di comportamento suddivise per interlocutore di riferimento e area significativa di gestione del business.
1. INTERLOCUTORI ESTERNI
A.1 Soci e quotisti
A.1.1 Creazione di valore
Nell’ambito della Società la creazione di valore, che permette di remunerare il rischio imprenditoriale, è obiettivo primario, che viene perseguito attraverso una politica attenta a salvaguardare la solidità della Società, promuovendo nel contempo la competitività economica e il rispetto per l’ecosistema.

A.1.2 Regole di Corporate Governance
Nelle regole di corporate e governance sussistono principi che vietano di:

• porre in essere qualsiasi comportamento volontario, da parte degli Amministratori di società, volto a cagionare una lesione all’integrità del patrimonio sociale;
• compiere qualsiasi atto, simulato o fraudolento, diretto a influenzare la volontà dei componenti l’Assemblea dei soci, per ottenere l’irregolare formazione di una maggioranza e/o una deliberazione differente da quella che si sarebbe altrimenti prodotta;
• effettuare alcun tipo di operazione societaria suscettibile di cagionare un danno ai creditori.
A.1.3 Trasparenza e accessibilità delle informazioni
La Società rende disponibili tutte le informazioni che permettono ai soci di operare scelte di investimento informate e consapevoli, garantendo la correttezza, la chiarezza e la parità di accesso all’informazione.

A.2 Partner
A.2.1 Onestà

Il Potenza Calcio S.r.l.sviluppa relazioni di partnership con controparti di consolidata reputazione ed esperienza, impostando tali rapporti nel rispetto delle normative vigenti e dei principi del presente Codice.

A.2.2 Trasparenza degli accordi
La Società promuove con i partner accordi trasparenti e collaborativi, valorizzando le sinergie e impegnandosi a non sfruttare situazioni di dipendenza o debolezza della controparte, dalla quale si aspetta un identico comportamento.

A.3 Istituti finanziari
La Società si impegna ad operare per assicurare ai fornitori di risorse e servizi finanziari il rispetto degli impegni presi, tutela la riservatezza del know-how professionale e richiede alla controparte la medesima correttezza nella gestione del rapporto.

A.4 Clienti
A.4.1 Qualità, performance e affidabilità
Il successo della Società si basa soprattutto sulla sua capacità di soddisfare le aspettative dei clienti, mantenendo elevati livelli di qualità, di performance e di affidabilità. A questo fine, per la Società è prioritario identificare i bisogni dei clienti, utilizzando al meglio le risorse e le sinergie della Società e impegnandosi a dare riscontro a mantenere un dialogo aperto e franco.

A.4.2 Correttezza negoziale ed equità contrattuale
La Società imposta i contratti con i propri clienti in modo corretto, completo e trasparente, cercando di prevedere le circostanze che potrebbero influire significativamente sulla relazione instaurata. Anche laddove si verificassero eventi o situazioni non previste, la Società rispetta le aspettative del cliente, eseguendo i contratti con equità, senza sfruttare eventuali condizioni di debolezza o ignoranza al sorgere di eventi imprevisti.

A.4.3 Correttezza negoziale ed equità contrattuale
La Società e le persone da essa incaricate di seguire una qualsiasi trattativa d’affari o richiesta non devono per nessuna ragione cercare di influenzare impropriamente le decisioni dei potenziali clienti. Nel corso di una trattativa d’affari o richiesta non possono essere intraprese, direttamente o indirettamente, le seguenti azioni:
• sollecitare o ottenere informazioni riservate che possano compromettere l’integrità o la reputazione di entrambe le parti;
• compiere qualsiasi altro atto volto a indurre i rappresentanti del cliente, a fare, o ad omettere di fare, qualcosa in violazione delle leggi dell’ordinamento cui essi appartengono, anche con la finalità di favorire o danneggiare una parte in un processo;
• accondiscendere a qualsiasi indebita richiesta e/o condotta da parte dei rappresentanti del cliente.

A.4.4 Riservatezza delle informazioni
La Società si impegna a mantenere il totale riserbo su informazioni riservate riguardanti i propri clienti, sia in riferimento ad informazioni strategiche dell’azienda cliente sia a dati personali. Inoltre, assicura un uso di suddette informazioni solo per ragioni strettamente professionali e comunque in seguito ad autorizzazione scritta. Anche i clienti sono tenuti ad assicurare la riservatezza in riferimento a informazioni, documenti, dati personali, relativi alla Società e al suo personale.

A.4.5 Regalie e benefici
Viene fatto divieto assoluto di offrire/ricevere, direttamente o indirettamente, a/da clienti regalie e/o benefici (denaro, oggetti, servizi, prestazioni, favori o altre utilità) tali da poter essere interpretati da un osservatore imparziale come finalizzati al conseguimento di un vantaggio, anche non economico, ritenuto rilevante dalla consuetudine e dal convincimento comune, inteso anche come facilitazione, o garanzia del conseguimento, di prestazioni comunque dovute nelle attività d’impresa. Atti di cortesia commerciale, come omaggi o forme di ospitalità, sono consentiti solo se conformi alle regole aziendali.

A.5 Fornitori di beni e servizi
A.5.1 Onestà
La Società imposta i rapporti con i propri fornitori nel rispetto delle normative vigenti e dei principi del presente Codice. La Società si aspetta che i propri fornitori tengano un comportamento corretto, diligente e conforme alle disposizioni di legge, con particolare attenzione al rispetto delle normative e delle buone pratiche in materia di etica, tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e di rispetto dell’ambiente e tutela della proprietà intellettuale, dell’industria e del commercio. Il Potenza Calcio S.r.l., con l’obiettivo di incentivare/promuovere il rispetto di principi etici e la tutela della salute, della sicurezza nei luoghi di lavoro, dell’ambiente e della proprietà intellettuale, dell’industria e del commercio in tutta la catena di fornitura, incoraggia i propri fornitori ad applicare i medesimi criteri di selezione dei subfornitori.

A.5.2 Obiettiva valutazione
I fornitori hanno un ruolo fondamentale nel migliorare la competitività complessiva della Società. Pertanto, il processo di selezione si basa su valutazioni obiettive secondo principi di correttezza, economicità, qualità, innovazione, continuità ed eticità.

A.5.3 Correttezza negoziale ed equità contrattuale
La Società imposta i contratti con i propri fornitori in modo corretto, completo e trasparente, cercando di prevedere le circostanze che potrebbero influire significativamente sulla relazione instaurata. Al sopraggiungere di eventi imprevisti, la Società si impegna a non sfruttare situazioni di dipendenza o debolezza della controparte e si aspetta dai fornitori un identico comportamento.

A.5.4 Riservatezza dell’informazione

La Società si impegna a mantenere il totale riserbo su informazioni riguardanti i propri fornitori e a utilizzare suddette informazioni solo per ragioni strettamente professionali e comunque in seguito ad autorizzazione scritta. Peraltro, anche i fornitori sono tenuti ad assicurare la riservatezza in riferimento a informazioni, documenti e dati personali relativi alla Società e ai suoi Collaboratori.

A.5.5 Regalie e benefici
La Società vieta di ricevere/offrire regalie e/o benefici (denaro, oggetti, servizi, prestazioni, favori o altre utilità) da parte di/a fornitori potenziali o effettivi, tali da determinare una condotta illecita o, comunque, tali da essere interpretati da un osservatore imparziale, come finalizzati al conseguimento di un vantaggio, anche non economico, ritenuto rilevante dalla consuetudine e dal convincimento comune, inteso anche come facilitazione, o garanzia del conseguimento, di prestazioni comunque dovute nelle attività d’impresa. Atti di cortesia commerciale, come omaggi o forme di ospitalità, sono consentiti solo se conformi alle regole aziendali. Il compenso da corrispondere ai fornitori dovrà essere esclusivamente commisurato alla prestazione indicata in contratto e i pagamenti non potranno essere effettuati a un soggetto diverso dalla parte contrattuale né in un Paese diverso da quello delle parti contrattuali.

A.6 Concorrenti
A.6.1 Concorrenza leale
Per la Società è di primaria importanza che il mercato sia basato su una corretta concorrenza. Pertanto,la Società e i suoi collaboratori sono impegnati all’osservanza delle leggi in materia (in qualsiasi giurisdizione) e a collaborare con le Autorità regolatrici del mercato.

A.6.2 Raccolta di informazioni relative alla concorrenza
È vietato ottenere informazioni sulla concorrenza (es. attività, modalità di fabbricazione, tecnologie) con mezzi illeciti o contrari all’etica (es. furto, corruzione, dichiarazioni false, spionaggio elettronico).

A.7 Pubblica Amministrazione
Per Pubblica Amministrazione si intendono tutti quei soggetti, privati e di diritto pubblico, che svolgono una “funzione pubblica” o un “pubblico servizio”. Per “funzione pubblica” si intendono le attività, disciplinate da norme di diritto pubblico, attinenti alle funzioni legislative, amministrative e giudiziarie. Per “pubblico servizio” si intendono le attività di produzione di beni e servizi di interesse generale ed assoggettate alla vigilanza di un’Autorità Pubblica, e quelle attività volte a garantire i diritti della persona alla vita, alla salute, alla libertà di comunicazione, anche in regime di concessione e/o convenzione.

A.7.1 Legalità, correttezza e trasparenza nel rapporto con la Pubblica Amministrazione
La Società ispira e adegua la propria condotta al rispetto dell’imparzialità e del buon andamento cui la Pubblica Amministrazione è tenuta.

A.7.2 Conflitto di interessi
La Società non potrà farsi rappresentare nei rapporti con la Pubblica Amministrazione da soggetti terzi quando si possa configurare, anche solo astrattamente, un conflitto d’interesse. I soggetti terzi che operano per conto della Società hanno l’obbligo di astenersi dall’intrattenere rapporti con la Pubblica Amministrazione in ogni altro caso in cui sussistano gravi ragioni di convenienza.

A.7.3 Regalie e benefici
La Societàcondanna qualsiasi comportamento, da chiunque per suo conto posto in essere, consistente nel promettere od offrire, direttamente od indirettamente, denaro od altre utilità a rappresentanti della Pubblica Amministrazione, italiani o stranieri, o a loro parenti o affini, da cui possa conseguirne un interesse o vantaggio per la Società, anche solo potenziale, anche qualora tali comportamenti fossero indotti da pressioni indebite dei rappresentanti della Pubblica Amministrazione. Si considerano atti di corruzione i suddetti comportamenti sia se tenuti dagli Organi Sociali o dai dipendenti, sia se realizzati per il tramite di persone che agiscono per conto della Società, quali ad esempio, consulenti, collaboratori, agenti, procuratori e terzi legati alla Società da rapporti analoghi o equivalenti.

A.7.4 Trattativa d’affari
Le persone incaricate dalla Società di seguire una qualsiasi trattativa d’affari, gara, richiesta o rapporto istituzionale con la Pubblica Amministrazione, non devono per nessuna ragione cercare di influenzare impropriamente le decisioni dei rappresentanti della Pubblica Amministrazione. Nel corso di una trattativa d’affari, richiesta o rapporto istituzionale con rappresentanti della Pubblica Amministrazione, non possono essere intraprese, direttamente o indirettamente, le seguenti azioni:
• proporre, in nessun modo, opportunità d’impiego e/o commerciali che possano avvantaggiare, direttamente o indirettamente, i rappresentanti della Pubblica Amministrazione a titolo personale;
• sollecitare o ottenere informazioni riservate che possano compromettere l’integrità o la reputazione di entrambe le parti;
• compiere qualsiasi altro atto volto a indurre i rappresentanti della Pubblica Amministrazione, a fare, o ad omettere di fare, qualcosa in violazione delle leggi dell’ordinamento cui essi appartengono, anche con la finalità di favorire o danneggiare una parte in un processo;
• abusare della propria posizione o dei propri poteri per indurre o costringere qualcuno a promettere indebitamente a sé o ad altri denaro o altra utilità.
A.7.5 Rapporti d’affari
È’ proibito intrattenere rapporti di lavoro con impiegati della Pubblica Amministrazione o assumere ex impiegati della Pubblica Amministrazione, loro parenti o affini, che partecipino o abbiano partecipato personalmente e attivamente a trattative d’affari o avallato richieste effettuate dalla Società alla Pubblica Amministrazione negli ultimi tre anni, salvo adeguata motivazione da parte delle funzioni competenti.

A.7.6 Contributi e sovvenzioni
La Società condanna qualsiasi comportamento volto a conseguire, da parte dello Stato, delle Regioni, dell’Unione Europea o di altro ente pubblico, qualsiasi tipo di contributo, finanziamento,

mutuo agevolato o altra erogazione dello stesso tipo, per mezzo di dichiarazioni e/o documenti alterati o falsificati, o per il tramite di informazioni omesse o, più genericamente, per il tramite di artifici o raggiri, compresi quelli realizzati per mezzo di un sistema informatico o telematico, volti ad indurre in errore l’ente erogatore. È proibito distrarre o destinare con tempistiche e/o a finalità diverse da quelle per cui sono stati concessi, contributi, sovvenzioni o finanziamenti ottenuti dallo Stato, dalle Regioni, da altro ente pubblico o dalla Comunità Europea, anche se di modico valore e/o importo. I soggetti deputati alla gestione delle attività finanziarie, degli investimenti e/o finanziamenti ricevuti dalla Pubblica Amministrazione o da Enti pubblici esteri, dovranno improntare il loro operato a principi di correttezza e trasparenza, osservando, altresì, gli obblighi d’informazione nei confronti degli organi amministrativi e di controllo della Società. A tal fine dovrà rendere disponibile ed accessibile ogni documentazione ed ogni operazione, anche non economica, eseguita nell’ambito dei compiti e delle funzioni assegnate.

A.8 Mass-media
A.8.1 Gestione del rapporto
Le informazioni afferenti alla Società e dirette ai mass-media potranno essere divulgate solamente dalle funzioni aziendali a ciò delegate, o con l’autorizzazione di queste. La comunicazione all’esterno di dati o di informazioni dovrà essere veritiera, trasparente e coerente con le politiche della Società. Pertanto, i Collaboratori si asterranno da comportamenti e dichiarazioni che possano in alcun modo ledere l’immagine della Società.
2. ETICA NELLA GESTIONE DEGLI AFFARI
B.1 Trattamento delle informazioni
Le informazioni privilegiate vengono comunicate secondo la normativa dalle funzioni a ciò preposte e, comunque, sempre in modo da garantire la correttezza, la chiarezza, la tempestività, la completezza e la parità di accesso al pubblico. Ogni informazione verso l’esterno, anche fornita in occasione di convegni, pubblici interventi, interviste, redazioni di pubblicazioni in genere, deve essere preventivamente autorizzata, in accordo con le procedure aziendali. Nell’ambito del corretto funzionamento del mercato, è altresì vietato diffondere intenzionalmente notizie false sia all’interno sia all’esterno della Società, concernenti la Società stesso e i suoi Collaboratori. È anche vietato porre in essere operazioni volte a influenzare i mercati finanziari e, in generale, i valori che possano riguardare gli asset della Società.

B.2 Amministrazione societaria
L’Organo Amministrativo, i dirigenti e i dipendenti devono tenere una condotta corretta e trasparente nello svolgimento della loro funzione, soprattutto in relazione a qualsiasi richiesta avanzata da parte dei soci, del Collegio Sindacale, degli altri organi sociali e delle autorità di vigilanza, nell’esercizio delle loro rispettive funzioni istituzionali. Nei confronti di tali soggetti è garantito un atteggiamento di massima disponibilità e collaborazione.

B.2.1 Trasparenza e correttezza delle informazioni
I responsabili della Società, l’Organo amministrativo, i Dirigenti, i Collaboratori ed i Dipendenti della Società sono obbligati a garantire la veridicità, autenticità ed originalità della documentazione e delle informazioni rese nello svolgimento dell’attività di propria competenza. La Società condanna qualsiasi comportamento volto ad alterare la correttezza e la veridicità dei dati e delle informazioni contenute nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali previste per legge e dirette ai soci e al pubblico. Tutti i soggetti chiamati alla formazione dei suddetti atti sono tenuti a verificare, con la dovuta diligenza, la correttezza dei dati e delle informazioni che saranno poi recepite per la redazione degli atti sopra indicati. Dovranno altresì evitare situazioni di conflitto d’interesse, anche solo potenziale, nell’ambito dello svolgimento delle funzioni ad essi delegate.

B.2.2 Chiarezza e verità in ogni operazione e transazione
Ogni operazione e/o transazione, intesa nel senso più ampio del termine, deve essere legittima, autorizzata, coerente, congrua, documentata, registrata ed in ogni tempo verificabile, in conformità con le procedure aziendali. Inoltre:
• deve essere sempre possibile effettuare controlli sulle caratteristiche delle operazioni effettuate, sulle motivazioni che le hanno determinate, sulle autorizzazioni allo svolgimento, sull’esecuzione delle operazioni medesime;
• ogni soggetto che effettui operazioni e/o transazioni aventi ad oggetto somme di denaro, beni o altre utilità economicamente valutabili, appartenenti alla Società, deve agire su specifica autorizzazione e fornire a richiesta ogni valida evidenza per la sua verifica in ogni tempo.

B.2.3 Antiriciclaggio
Ai dipendenti e ai collaboratori della Società è fatto assoluto divieto di sostituire o trasferire denaro, beni o altre utilità provenienti da attività illecita ovvero compiere in relazione ad essi altre operazioni, tali da ostacolare l’identificazione della loro provenienza. E’ fatto, altresì, divieto di impiegare in attività economiche o finanziarie i predetti beni. A tal fine, in via preventiva, devono essere verificate le informazioni disponibili (incluse le informazioni finanziarie) su controparti commerciali, finanziari e fornitori, per appurarne la rispettabilità e la legittimità della loro attività prima di instaurare con questi rapporti di affari. E’ vietato mettere in circolazione banconote, monete, carte di pubblico credito, valori di bollo e carta filigranata false o contraffatte. La Società si impegna a rispettare tutte le norme e disposizioni, sia nazionali che internazionali, in tema di antiriciclaggio. I dipendenti ed i collaboratori della società non devono, in alcun modo ed in alcuna circostanza, ricevere od accettare la promessa di pagamenti in contanti o correre il rischio di essere implicati in vicende relative al riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite o criminali. Inoltre, dipendenti e collaboratori devono, attraverso le UO all’uopo preposte, assicurarsi circa l’affidabilità, l’onorabilità e la professionalità della controparte. L’utilizzo della cassa è consentito solo per gli acquisti di modico importo necessari allo svolgimento delle attività aziendali.

b.2.4 Comportamenti in materia tributaria

Le dichiarazioni, le liquidazioni, nonché ogni altra comunicazione obbligatoria ai fini fiscali devono essere effettuate e presentate nel rispetto dei modi e dei tempi previsti dalle normative vigenti in materia. É onere della Società e del personale aziendale, nell’ambito delle rispettive mansioni e ruoli, provvedere ad un costante aggiornamento e al recepimento delle novità legislative, della prassi ufficiale nonché delle indicazioni dell’OCSE in materia fiscale per quanto di rilevanza. Deve essere promossa l’informazione e la formazione interna in materia tributaria e deve essere garantita la più ampia diffusione e conoscenza alle funzioni aziendali competenti delle policy/procedure adottate dalla Società per rispettare i vincoli, gli obblighi e gli adempimenti fiscali in genere nonché a prevenirne la violazione. È fatto divieto di porre in essere comportamenti che violino le disposizioni di legge tributarie e che siano finalizzati ad evadere i tributi o a conseguire crediti/ritenute d’imposta inesistenti, fittizi o altrimenti indebiti; in particolare è espressamente vietato porre in essere (i) deduzioni di elementi passivi fittizi o inesistenti, (ii) condotte simulate oggettivamente o soggettivamente, (iii) condotte fraudolente idonee ad ostacolare l’attività di accertamento ovvero ad indurre in errore l’Amministrazione Finanziaria, (iv) produrre documenti falsi, fittizi o comunque artefatti. È fatto divieto di porre in essere comunque condotte dirette a consentire la fruizione di crediti d’imposta indebiti, inesistenti ovvero fittizi; le dichiarazioni, i progetti, i resoconti, nonché ogni ulteriore documentazione utilizzata e finalizzata all’ottenimento di benefici, devono contenere solo informazioni veritiere ed in ogni caso devono rispettare le disposizioni normative. In particolare, è fatto divieto di produrre documenti e/o dati falsi o alterati od omettere informazioni dovute. Coloro che svolgono una funzione di controllo e supervisione su adempimenti connessi all’ottenimento dei crediti/rimborsi d’imposta (pagamento di fatture, affidamento progetti e/o incarichi, ecc.) devono porre particolare attenzione all’attuazione degli adempimenti stessi da parte dei soggetti incaricati. È altresì fatto divieto di porre in essere condotte che possano configurare un abuso di diritto in materia tributaria realizzando cioè operazioni prive di sostanza economica che, pur nel rispetto formale delle norme fiscali, realizzano essenzialmente vantaggi fiscali indebiti. Un esempio concreto potrebbe essere il caso di trasferimento di azioni tra società appartenenti allo stesso gruppo finalizzato ad aggirare le disposizioni in materia di indeducibilità delle minusvalenze per le partecipazioni che rientrano nell’ambito di applicazione del regime della participation exemption (ex art. 87 del TUIR). È vietato emettere o utilizzare fatture per operazioni inesistenti. Il divieto riguarda (i) sia l’inesistenza oggettiva sia quella soggettiva (caso in cui l’emittente la prestazione non è quello reale), (ii) sia l’inesistenza totale sia quella parziale ovvero la c.d. sovrafatturazione. È fatto divieto di porre in essere qualsiasi comportamento finalizzato all’occultamento o alla distruzione, totale o parziale, di documenti contabili di cui è obbligatoria la conservazione sia ai fini fiscali sia ai fini civili. È vietato alienare simulatamente o compiere atti fraudolenti sugli assets della società, in modo da rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva (non si esclude che tale contestazione possa avvenire anche in fase di accertamento dei tributi), al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte sui redditi o dell’IVA ovvero dei relativi interessi o sanzioni qualora l’ammontare complessivo sia superiore ai cinquanta mila euro.

È vietato indicare nella documentazione presentata ai fini della procedura di transazione fiscale (ad esempio, durante la procedura di concordato preventivo o altre procedure concorsuali) elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo od elementi passivi fittizi per un ammontare complessivo superiore ad euro cinquantamila al fine di ottenere per sé o per altri un pagamento parziale dei tributi e relativi accessori.

B.3 Tutela dei dati personali
E’ considerato “dato personale” qualunque informazione relativa a persona fisica o giuridica, ente o associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale. Al fine di garantire la tutela dei dati personali, la Società, attraverso i suoi collaboratori, si impegna a trattare gli stessi nel rispetto delle normative di riferimento ed in particolare secondo i principi di trasparenza, liceità, garanzia di qualità e correttezza dei dati. La Società garantisce la pertinenza del trattamento dei dati con le finalità dichiarate e perseguite, nel senso che i dati personali non saranno utilizzati per fini secondari senza il consenso dell’interessato.

B.4 Sponsorizzazioni e contributi
La Società non eroga contributi diretti o indiretti a partiti politici, movimenti, comitati e organizzazioni politiche e sindacali, né a loro rappresentanti e si astiene da qualsivoglia pressione impropria(diretta o indiretta) nei confronti di esponenti politici. La Società può aderire a richieste di contributi provenienti da Enti e Associazioni senza fini di lucro e con regolari statuti ed atti costitutivi, che siano di elevato valore culturale o benefico e che coinvolgano un notevole numero di cittadini e che abbiano un profilo etico specchiato. Le eventuali attività di sponsorizzazione possono riguardare i temi della ricerca scientifica, del sociale, dell’ambiente, dello sport, dello spettacolo e dell’arte e sono destinate solo ad eventi che offrano garanzie di qualità. In ogni caso, nella scelta delle proposte a cui aderire, la società è attenta a prevenire e ad evitare ogni possibile conflitto di interessi di ordine personale o aziendale.
3. INTERLOCUTORI INTERNI DIPENDENTI
C.1 Selezione, valorizzazione e tutela del personale
La Società è pienamente consapevole che le risorse umane costituiscono un indispensabile elemento per l’esistenza, lo sviluppo ed il successo della Società. Pertanto, è impegnato a sviluppare le competenze e stimolare le capacità e le potenzialità dei Dipendenti, affinché trovino piena realizzazione nel raggiungimento degli obiettivi. La Società offre pari opportunità di lavoro a tutti i Collaboratori sulla base delle specifiche qualifiche professionali e capacità di rendimento, senza alcuna discriminazione in quanto le funzioni competenti selezionano, assumono e gestiscono i Collaboratori in base a criteri di competenza e di merito.

C.2 Pianificazione degli obiettivi aziendali

La Società si impegna a fare in modo che nella propria organizzazione aziendale gli obiettivi annuali prefissati, sia generali che individuali dei dirigenti e dei dipendenti, siano focalizzati su di un risultato possibile, specifico, concreto, misurabile e relazionato con il tempo previsto per il suo raggiungimento.

C.3 Tutela della dignità morale e dell’integrità fisica
Per la Società l’ambiente di lavoro deve essere adeguato dal punto di vista della sicurezza e della salute personale e privo di pregiudizi, in modo tale che ogni individuo sia trattato con rispetto e tutelato da ogni illecito condizionamento o indebito disagio.

C.4 Conflitto di interessi
Tutti i collaboratori devono assicurare che ogni decisone di business sia presa nell’interesse della Società; essi, quindi, devono evitare qualsiasi situazione di conflitto di interesse, che possa intaccare la loro indipendenza di giudizio e di scelta.

C.5 Uso corretto dei beni aziendali
Ciascun collaboratore è tenuto ad operare con diligenza per tutelare i beni aziendali, attraverso comportamenti responsabili ed in linea con le procedure operative predisposte per regolamentare l’utilizzo degli stessi. A tal fine, ciascun collaboratore ha la responsabilità di custodire e conservare i beni e le risorse della Società che gli sono affidati nell’ambito della sua attività e dovrà utilizzarli in modo proprio e conforme all’interesse sociale, impedendone ogni uso improprio. A titolo esemplificativo, si segnala il divieto di intervenire sul sistema informatico o telematico, alterandone dati, informazioni o programmi. Inoltre, i dipendenti si impegnano a rispettare le leggi relative alla tutela dei diritti d’autore che proteggono i diritti di proprietà intellettuale. I software e le banche dati protette da copyright e utilizzate dai dipendenti per le attività della Società non possono essere riprodotte, ad eccezione delle copie effettuate ai fini della funzione di back-up, né possono essere riprodotte ad uso personale del dipendente. E’ fatto divieto di utilizzare software o banche dati non autorizzati sui computer della Società.

C.6 Regalie e benefici
Non è consentito offrire/ricevere direttamente o indirettamente denaro, regali, o benefici di qualsiasi natura a titolo personale a/da dirigenti, funzionari o impiegati di clienti, fornitori, enti della Pubblica Amministrazione, Istituzioni Pubbliche o altre Organizzazioni allo scopo di trarre indebiti vantaggi di influenzare l’autonomia di giudizio del destinatario. Atti di cortesia commerciale, come omaggi o forme di ospitalità, sono consentiti se e solo se conformi alle regole aziendali.

C.7Abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti e divieto di fumo
Tutte le persone del Potenza Calcio S.r.l. devono contribuire personalmente a promuovere e mantenere un clima di reciproco rispetto nell’ambiente di lavoro, con particolare attenzione alle condizioni di rispetto della sensibilità degli altri.

E’ fatto espresso divieto di: – detenere, consumare, offrire o cedere a qualsiasi titolo sostanze alcoliche, stupefacenti o di analogo effetto nel corso della prestazione lavorativa e nei luoghi di lavoro; – fumare nei luoghi di lavoro;
4. NORME DI COMPORTAMENTO NELL’ATTIVITA’ SPORTIVA
Il Potenza Calcio S.r.l. promuove ed assume quale fondamentale criterio di svolgimento dell’attività sportiva il Fair Play, vale a dire il gioco leale. Il rispetto per l’avversario, per le regole e per le istituzioni rappresentano elementi imprescindibile non ovviabili. La Società rifiuta ogni comportamento che sia contrario allo spirito sportivo o rappresenti espressione di intenti truffaldini. Tutti coloro che operano per il Potenza Calcio S.r.l. (calciatori, dirigenti, tesserati, dipendenti, amministratori) devono astenersi dal compiere atti finalizzati ad alterare lo svolgimento o il risultato delle competizioni sportive.

Parimenti, il Potenza Calcio S.r.l. è impegnato per la lotta al doping ed alla violenza e pretende che le persone che operano nel suo nome si adoperino affinché tali fenomeni assumano dimensioni sempre più contenute. Le persone del Potenza Calcio S.r.l. devono astenersi dall’esprime pubblicamente valutazione o giudizi lesivi dell’onore e della reputazione di altri soggetti, tesserati e non, delle Autorità, della Società stessa ovvero di altri enti.

D.1 Rapporti con calciatori, tesserati, agenti dei calciatori ed operatoridel settore calcistico Tutti coloro che operano per la Società devono astenersi dal porre in essere iniziative e comportamenti con altri tesserati ed operatori del settore calcistico o sportivo in violazione delle regole vigenti ovvero in contrasto con i principi del Fair Play.

In particolare, è fatto divieto sottoscrivere accordi e corrispondere compensi per la compravendita dei calciatori in contrasto con le normative in vigore.
I Destinatari debbono astenersi dallo svolgere qualsivoglia attività inerente al tesseramento ed alla cessione delle prestazioni sportive di calciatori, allenatori o tecnici se non nell’esclusivo interesse del Potenza Calcio S.r.l. e comunque nel rispetto delle disposizioni normative vigenti, giuridiche e sportive. E’ fatto divieto di: – intrattenere relazioni con tesserati, mediatori o agenti di calciatori al fine di concludere accordi o contratti vietati dalle normative vigenti; – intrattenere rapporti con tesserati inibiti o squalificati ovvero con soggetti che siano stati radiati o squalificati a vita a fine di concludere qualsivoglia tipo di accordo o contratto; – promettere, corrispondere o ricevere compensi, premi, indennità o regalie non giustificati o in contrasto con le disposizioni normative vigenti, giuridiche o sportive.

D.2 Rapporti con le Istituzioni e le Autorità sportive
Nei rapporti con le Istituzioni e le Autorità sportive, calcistiche e non, nazionali ed internazionali(F.I.F.A., U.E.F.A., F.I.G.C., Lega Calcio, Covisoc, A.I.A., C.O.N.I., nonché con tutte le componenti e gli organi di vigilanza e giustizia sportiva) nonché con i loro rappresentanti la Società

pretende che le persone che operano nel suo nome pongano in essere condotte nel rispetto dei principi di assoluta lealtà e probità. Le relazioni con le Istituzioni e le Autorità sportive aventi funzione di gestione e governo del mondo sportivo, nonché con i loro rappresentanti devono, dunque, essere improntate al rispetto delle regole, anche formali, ed avere luogo nelle sedi e nei momenti istituzionali. Le relazioni sono intrattenute esclusivamente da soggetti incaricati dalla Società, nel pieno rispetto delle norme di legge, di regolamenti sportivi, nonché del cosiddetto fair play. E’ fatto obbligo per ogni destinatario, nei limiti della propria mansione e del proprio mandato,di rispondere tempestivamente, secondo verità ed in modo esaustivo e completo alle richieste poste dalle Autorità sportive.

D.3 Rapporti con la tifoseria
Il Potenza Calcio S.r.l.si astiene dal contribuire in qualsivoglia modo alla costituzione o mantenimento di gruppi organizzati e non di tifosi. La Società promuove l’idea di un tifo leale e responsabile e realizza le condizioni affinché anche le tifoserie delle altre compagini calcistiche possano sostenere la propria squadra in un clima di serenità di sano rispetto dei principi dello sport; il tutto in conformità a quanto previsto nel proprio Codice di Regolamentazione della cessione dei titoli di accesso alle manifestazioni calcistiche e relativi allegati (Regolamento d’uso dello stadio e applicazione dell’istituto del “gradimento”).

D.4 Settore Giovanile
La Società presta particolare attenzione al settore giovanile, consapevole che la crescita dei ragazzi rappresenta anche strumento di educazione e di formazione degli stessi, nonché insostituibile risorsa per la Società. L’attività calcistica del settore giovanile è organizzata in modo tale da garantire che le strutture siano idonee alle esigenze dell’età e che gli addetti al settore abbiano idonea professionalità. In particolare, il Potenza Calcio S.r.l. richiede a coloro che curano il settore giovanile (dirigenti, allenatori,tecnici, educatori) di svolgere la propria attività con l’obiettivo di educare i ragazzi alla migliore cultura sportiva, caratterizzata dal rispetto delle regole e degli altri, nonché dalla consapevolezza che soltanto il risultato raggiunto nella legalità possa rappresentare il giusto scopo dello sporte della vita. Gli addetti al settore giovanile devono altresì evitare che vi sia qualsivoglia forma di discriminazione,di abuso ovvero di sfruttamento. Parimenti devono informare la propria attività a principi educativi, sportivi e non, in modo tale che l’ambiente nel quale operano possa promuovere la crescita individuale di ogni giovane calciatore.

D.5 Lotta al doping
Tutti coloro che operano per la Società devono rispettare scrupolosamente le norme dettate in materia di lotta al doping,di salvaguardia della salute fisica e mentale del calciatore, nonché del corretto e leale svolgimento delle competizioni sportive. E’ fatto obbligo altresì di portare a conoscenza dell’organo dirigente eventuali situazioni conosciute che possano rappresentare violazione delle regole nella lotta al doping.

D.6 Divieto di scommesse
Tutti coloro che operano per la Società devono astenersi dall’effettuare o anche soltanto agevolare, direttamente o per interposta persona, scommesse che abbiano ad oggetto i risultati relativi a competizioni ufficiali alle quali la Società prende parte e comunque organizzate dalla F.I.G.C., dalla
U.E.F.A. ovvero dalla F.I.F.A.

5. SISTEMA DISCIPLINARE
I principi espressi nel presente Codice Etico sono parte integrante delle condizioni che regolano i rapporti di lavoro interni alla società. Eventuali violazioni daranno luogo all’applicazione di sanzioni in conformità al sistema disciplinare aziendale attualmente vigente nonché al sistema disciplinare previsto dal Modello di Organizzazione. Il mancato rispetto dei precetti contenuti nel presente Codice Etico potrà comportare la risoluzione del rapporto di lavoro con i dipendenti, i calciatori, gli allenatori, i tesserati, i dirigenti, gli amministratori, i collaboratori ed i fornitori. L’osservanza delle norme del Codice Etico deve considerarsi parte integrante delle obbligazioni contrattuali di tutte le persone della Società ai sensi e per gli effetti della legge applicabile. La violazione dei principi e dei contenuti del Codice potrà costituire inadempimento alle obbligazioni primarie del rapporto di lavoro o illecito disciplinare, con ogni conseguenza di legge anche in ordine alla conservazione del rapporto di lavoro e comportare il risarcimento dei danni dalla stessa derivanti.
6. OBBLIGHI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE e MODALITA’ DI CONTROLLO
Tutti i Destinatari del Codice Etico sono tenuti a segnalare tempestivamente all’Organo Dirigente ed all’Organismo di Vigilanza della Società ogni comportamento contrario a quanto previsto dal codice stesso, dal Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001, dalle norme di Legge e dalle procedure interne. Coloro che effettueranno la segnalazione sono garantiti contro ogni forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione. E’ inoltre garantita l’assoluta riservatezza dell’identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela dei diritti della società o delle persone accusate erroneamente e o in malafede. Gli organi societari e i dirigenti hanno inoltre il dovere di fornire per primi l’esempio di coerenza tra i principi del Codice e i comportamenti quotidiani. L’ente deputato a vigilare sull’applicazione del Codice è l’Organismo di Vigilanza, istituito in conformità al Modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati ex D.Lgs. 231/2001 e norme collegate, che si coordina opportunamente con gli organi e le funzioni competenti per la corretta attuazione e l’adeguato controllo dei Principi del Codice Etico.

AMMINISTRATORE DELEGATO IL TECNICO DELLA SOCIETA’
Nicola MACCHIA Ing.Fabrizio CERVERIZZO

Codice di condotta Potenza calcio 23_24

PREMESSA

Il presente Documento, realizzato a corollario del Piano di Sicurezza già redatto ai sensi dell’art.19 del D.M. 18/03/96, rappresenta uno strumento di consultazione in merito al complesso delle procedure tese a regolare la gestione della sicurezza e delle emergenze, per tutti i frequentatori dello stadio, in particolare:

• Delegati LEGA‐ISPETTORI FIGC;
• intero team (giocatori, allenatore, medico, massaggiatori, rappresentanti ed accompagnatori) della squadra locale e della squadra ospite, abilitato ad entrare negli spogliatoi, nei locali di supporto e nell’area del terreno di gioco;
• direttore di gara e suoi collaboratori (arbitro, guardialinee e addetto di bordo
campo);
• VIP, sponsor e partner commerciali;
• giornalisti ed operatori radio/tv;
• fotografi;
• addetti alla ristorazione ed alle attività commerciali;
• addetti alla manutenzione ed al pronto intervento sull’impianto e personale tecnico non utilizzato per la sicurezza e l’emergenza;
• spettatori.
Tutti i suddetti fruitori dell’impianto, ivi incluso il pubblico, devono essere dunque opportunamente assistiti ed informati sulle procedure di sicurezza ed emergenza da parte di addetti all’accoglienza opportunamente predisposti ed organizzati da un coordinatore.
Paiono quindi opportune ed auspicabili, al fine di collaborare alla realizzazione di un livello ottimale di sicurezza, una attenta lettura ed una puntuale messa in atto delle presenti note informative; significando comunque che gli addetti alla sicurezza che operano all’interno dello Stadio Alfredo Viviani, riconoscibili per la presenza di indumenti e/o fasce colorate, sono sempre a disposizione per ogni eventuale esigenza di delucidazioni e/o chiarimenti in materia, come pure per ricevere segnalazioni e suggerimenti in ordine a fatti od episodi occorsi durante lo svolgimento delle competizioni ed inerenti l’applicazione delle procedure di sicurezza.


GESTIONE DELLA SICUREZZA
Generalità
La gestione della sicurezza all’interno dello Stadio prevede, in sintesi, quanto segue:
• nomina del coordinatore della sicurezza;
• analisi dei rischi e predisposizione della documentazione della sicurezza (Piano di mantenimento della sicurezza, Piano di emergenza ed evacuazione, Valutazione del rischio incendio, Piano della Accoglienza);
• definizione delle figure di gestione della sicurezza (responsabili, preposti, addetti) e dei relativi compiti, doveri e responsabilità;
• predisposizione di un efficiente sistema di comunicazioni e relazionale all’interno ed all’esterno dell’impianto (tra responsabili, preposti ed addetti, con le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, le strutture sanitarie, i visitatori, operatori ed ospiti, il pubblico).
• costituzione dell’unità di emergenza (GOS ‐ GRUPPO OPERATIVO PER LA SICUREZZA);
• programmazione controlli e verifiche ispettive di sicurezza e registrazioni non
conformità;
• verifica periodica dello stato di attuazione ed efficienza delle misure, apprestamenti e logistica;
• verifica preliminare globale dello stato ed efficienza delle misure di cui sopra (il giorno prima della competizione);
• verifica di prossimità (un’ora prima della manifestazione) dell’efficienza degli apparati, strutture e organizzazione della sicurezza interna e nei pressi dello Stadio (presenza, visibilità e posizionamento responsabili, preposti ed addetti; efficienza impianti e dotazioni di emergenza, efficienza apparati di comunicazione, funzionalità accessi, vie di fuga ed uscite di emergenza, spazi sicuri; presenza ed efficienza segnaletica e cartellonistica di sicurezza, ecc.);
• messa in opera (da parte di responsabili, preposti ed addetti) delle procedure di accoglienza ed assistenza verso i fruitori dell’impianto (controllo accessi, accoglienza del gruppo di competenza, posizionamento del pubblico, consegna opuscoli informativi, gestione richieste e segnalazioni).
Durante la competizione
• Verifica generale e continua dell’efficienza degli apparati, struttura e logistica di sicurezza (come sopra);
• attivazione in continuo (stand‐by e operativo) delle procedure di comunicazione tra responsabili, preposti, addetti, forze dell’ordine, vigili del fuoco, personale tecnico e di pronto intervento, strutture e presidi sanitari;

• assistenza in ordine a richieste e/o segnalazioni degli utenti ;
• annotazione eventuali rilievi negativi in ordine alla sicurezza e rapporto al proprio coordinatore o preposto;
• attivazione, se del caso, delle procedure di emergenza specifiche, coordinandosi con il restante personale, con le forze dell’ordine e con il pronto intervento e le strutture sanitarie, con segnalazione di competenza;

Al termine della competizione
• Verifica delle segnalazioni e/o dei rilievi di responsabili, preposti, addetti, forze dell’ordine, personale tecnico e di servizio, pubblico, ospiti ed operatori, con riesame della attualità ed efficacia del Sistema di gestione della Sicurezza;
• eventuale programmazione e registrazione di azioni correttive e/o preventive;
• messa in atto delle azioni programmate.

Figure di riferimento e loro compiti
La gestione pratica del Sistema di Sicurezza operante all’interno e nelle immediate vicinanze dello Stadio Alfredo Viviani è affidata alle seguenti figure di riferimento:
• Titolare/gestore
• Coordinatore
• Vice coordinatore
• Responsabili di settore
• Capi squadra
• Coordinatore dei servizi sanitari
• Responsabile servizi di manutenzione ed impiantistici
• Responsabile controllo aree a rischio speciale
• Addetti alla sicurezza (suddivisi in addetti generici, addetti all’accoglienza, addetti controllo accessi e varchi, addetti al controllo delle vie di esodo, degli spazi sicuri e delle uscite di emergenza, addetti come sopra per disabili, addetti alle comunicazioni esterne (radio e tabellone), addetti alle comunicazioni di servizio, addetti agli impianti tv a circuito chiuso, addetti ai parcheggi esterni ed interni)

Sono naturalmente presenti tutte le altre figure di sicurezza “esterne” quali Forze dell’Ordine, VV FF, Servizio Sanitario, che operano in stretto collegamento con le figure di sicurezza interne, pur nella specificità della loro sfera di competenza.
E’ infine presente, come già accennato, un Gruppo Operativo per la Sicurezza, che


costituisce, in pratica, l’Unità di crisi interna in riferimento allo Stadio ed è composto da:
Componenti base:
a) Responsabile dell’Ordine Pubblico
b) Delegato alla sicurezza.
c) Rappresentante/responsabile dei VV.F.
d) Rappresentante/responsabile dei Servizi Sanitari

Componenti aggiunti da concordare localmente, tra i quali:
e) Responsabile del pronto intervento sulla struttura
f) Rappresentante della squadra ospite
g) Altri

All’interno del Sistema di Gestione cosi come evidenziato ogni figura opera, nel suo ambito di competenza per porre in atto la porzione di sicurezza affidata, nel modo seguente:

• Il Titolare/gestore è l’organizzatore principale della sicurezza, ed a lui competono in primis i compiti principali di cui alle varie fasi di implementazione del Sistema di Sicurezza dello Stadio A.Viviani (analisi di specie, nomina del coordinatore e di tutte le altre figure di sicurezza, predisposizione dei documenti e degli apprestamenti di sicurezza, costituzione del GOS, verifica della messa in atto delle misure di sicurezza programmate, riesame delle misure e azioni correttive e preventive).
• Il Delegato alla sicurezza mette in pratica le disposizioni dei piani di sicurezza ed emergenza tramite il servizio di stewarding
• Il Coordinatore, coadiuvato dal suo Vice, assiste il Titolare nella analisi di Sicurezza e nella predisposizione dei relativi documenti, predispone un piano per l’informazione e la formazione del personale addetto alla sicurezza.
• Il GOS opera nella imminenza della competizione e pone in essere
adeguate misure di protezione con particolare riferimento alla eventuale presenza contingente di elementi particolari di rischio. All’interno del GOS il Responsabile delle Forze dell’Ordine ha la competenza sulla sicurezza applicata all’ordine pubblico.

• Responsabili, preposti ed addetti ed il personale tecnico operante nello Stadio, ognuno per la parte di competenza, sono adeguatamente formati ed informati per svolgere i compiti loro assegnati.

In linea generale essi esplicano compiti di accoglienza, controllo movimentazione e stazionamento, prevenzione, assistenza ed orientamento del pubblico in condizioni normali e di emergenza, attivandosi per :
 rendersi visibili e disponibili agli spettatori dell’area controllata con particolare attenzione ai disabili;
 controllare ed indirizzare il pubblico, prevenendo ed eliminando le
situazioni di sovraffollamento;
 controllare che le vie di fuga e le uscite di sicurezza siano sempre sgombre da persone in stazionamento e da cose che possano costituire ostacolo al defluimento di sicurezza;
 controllare che i rifiuti infiammabili o combustibili non si accumulino;
 fornire assistenza al pubblico per ogni esigenza manifestata;
 in caso di esito negativo dei controlli, rimuovere, ove possibile, personalmente gli inconvenienti o darne tempestiva comunicazione al proprio capo squadra;
 attivarsi nelle procedure di emergenza.
Naturalmente, al di là e oltre a quanto appena evidenziato, ogni categoria di addetti opera anche in maniera particolare in ordine alla propria e specifica sfera di attività ed in preciso riferimento alle diverse esigenze settoriali di sicurezza.
Così, ad esempio, il comparto che raggruppa gli addetti ai parcheggi, agli accessi ed ai varchi ed al controllo delle vie d’esodo, degli spazi sicuri e delle uscite di emergenza, si occupa in particolare di garantire l’agibilità degli ingressi e delle uscite, la percorribilità delle vie di fuga, la regolarità degli spazi sicuri, rimuovendo eventuali ostacoli ed ingombri, eliminando pericoli potenziali e controllando l’efficienza della segnaletica di sicurezza, con particolare attenzione alle esigenze di persone disabili e/o deboli.
Analogamente gli addetti alle comunicazioni (servizio, speaker, tabellone, radio, tv) cureranno l’attivazione e la pronta efficienza delle attrezzature in loro dotazione, mantenendo uno stato di allerta continuo; gli addetti all’accoglienza saranno particolarmente interessati alla informazione agli utenti sulle procedure di sicurezza ed emergenza e alla consegna di eventuali norme scritte di sicurezza; gli addetti alle aree speciali (depositi di materiali combustibili ed infiammabili, centrali tecnologiche e sistemi di controllo) cureranno in particolare l’efficace interdizione al pubblico delle


aree stesse, la assenza di fonti di innesco artificiali e/o naturali, l’efficienza degli eventuali sistemi di aspirazione e/o ventilazione, la segnaletica di riferimento.

GESTIONE DELLE EMERGENZE
La gestione delle Emergenze potenzialmente verificabili all’interno e nelle immediate vicinanze di un impianto come lo Stadio A.Viviani rappresenta un aspetto peculiare della sicurezza applicata allo svolgimento delle competizioni e, purtroppo, la casistica internazionale riporta con una certa frequenza il resoconto di evenienze anche molto gravi al riguardo; per questo si è preferito trattare a parte questo argomento.
Il Titolare dell’impianto, in collaborazione con tutti i soggetti interessati, ha quindi predisposto un Piano di tutela degli utenti in specifico riferimento alle emergenze; di seguito sono riportate le più importanti misure procedurali di prevenzione e protezione attuate
Analogamente a quanto esposto in materia di sicurezza generale, si consiglia una attenta lettura delle procedure di seguito evidenziate e si raccomanda altresì agli utenti dello Stadio di accertarsi preventivamente, tramite consultazione delle apposite planimetrie presenti all’interno dell’impianto, della localizzazione delle vie di fuga e delle uscite di emergenza più vicine alla propria postazione. Inoltre, specialmente in questo caso, siete invitati a segnalare prontamente agli addetti ogni eventuale episodio che sia potenzialmente in grado di causare una emergenza di qualunque tipo ed a rivolgervi agli stessi addetti in ordine a richieste e/o delucidazioni in merito.

La Sicurezza degli utenti dello Stadio A.Viviani in caso di emergenza è tutelata ed assicurata dalla programmazione e messa in atto di un apposito Sistema gestionale sottoposto a verifica e riesame e costantemente aggiornato in relazione alle evenienze ed allo stato dell’arte in materia.
Le finalità di prevenzione e protezione ricercate sono ottenute tramite: misure, provvedimenti ed accorgimenti operativi di prevenzione intesi a ridurre la probabilità di insorgere di un incendio o di altra emergenza e/o a limitarne le conseguenze; misure, provvedimenti ed accorgimenti di protezione atti a fornire alle persone


presenti, tramite addetti opportunamente addestrati, l’assistenza necessaria per allontanarsi indenni verso luoghi sicuri e per ricevere i primi eventuali soccorsi.
Nel seguito del documento sono esplicitate le figure di riferimento dell’emergenza, le tipologie di emergenza considerate nel caso specifico, le linee guida applicative delle misure di prevenzione protezione ed una sintesi delle norme di comportamento per gli utenti in riferimento alle varie emergenze considerate.
Gli stessi soggetti interni ed esterni che gestiscono la “normale” Sicurezza dello Stadio sono deputati alla gestione dell’Emergenza.
Occorre tuttavia che si realizzi la massima collaborazione tra gli utenti e gli addetti stessi, onde evitare il più possibile l’insorgere di situazioni a rischio, agevolare il compito degli addetti alla sicurezza e/o raggiungere al più presto una condizione di relativa sicurezza ad emergenza in atto.
Per questo sono riportate di seguito le norme di comportamento generali richieste agli utenti dello Stadio:

Prima della gara
• Accedere allo stadio dal varco indicato sul biglietto;
• Individuare sulle planimetrie di orientamento il settore interessato, le vie di fuga, le uscite di sicurezza e gli spazi calmi più vicini;
• Prendere visione della cartellonistica riportante le istruzioni relative al comportamento del pubblico e del personale in generale ed in caso di emergenza;
• Riconoscere dall’abbigliamento gli addetti alla sicurezza, ai quali potrà essere chiesta qualsiasi informazione;
• Raggiungere quanto prima il proprio posto seguendo gli appositi
cartelli indicatori.
Durante la gara
• Restare seduti al proprio posto e non sostare lungo le vie d’esodo, ed in particolare lungo le scale di smistamento per l’accesso ai posti;
• Segnalare agli addetti alla sicurezza l’eventuale presenza di rifiuti infiammabili e/o di accumulo di rifiuti combustibili e tutti gli elementi (eventi, oggetti e comportamenti) imputabili di provocare incendi, sinistri o emergenze;
Dopo la gara


• Percorrere speditamente e senza accalcarsi le vie d’esodo verso l’uscita più vicina;
• Favorire la movimentazione dei disabili.
Tipologie di emergenza

Nel caso specifico le possibili principali emergenze identificate e considerate sono:
‐ Emergenze dovute ad incendi;
‐ Emergenze dovute e cedimenti di strutture e/o impianti;
‐ Emergenze dovute ad eventi sismici;
‐ Emergenze dovute ad atti criminali o alla presenza di soggetti pericolosi;
‐ Emergenze dovute alla presenza di oggetti pericolosi o sospetti;
‐ Emergenze mediche.
Linee guida di Prevenzione e Protezione

Al fine di evitare od almeno minimizzare la possibilità che si verifichi una emergenza e/o limitare le conseguenze di tale eventualità, responsabili ed addetti sono addestrati al controllo della messa in atto delle seguenti misure preventive:
• Verifica della pronta efficienza dei dispositivi di segnalazione e di allarme
• costante controllo degli ambienti prima e durante lo svolgimento della competizione, con verifica del posizionamento e dello stato di funzionalità delle attrezzature di spegnimento (estintori, idranti), della presenza (o meno) di materiali, oggetti pericolosi o persone sospette, verifica della percorribilità delle vie d’esodo e delle uscite di sicurezza (con eliminazione ingombri ed ostacoli, controllo funzionalità dispositivi di apertura dall’interno ed autochiusura)
• verifica di assenza di inneschi e/o accumuli di combustibili (stato degli arredi, materiali decorativi o pubblicitari in prossimità di sorgenti di calore potenziali)
• messa in opera e controllo di adeguata segnaletica di sicurezza ed orientamento

• planimetrie esterne, a ridosso della recinzione, raffiguranti l’intero impianto e le aree esterne di servizio (parcheggi e vie di avvicinamento, accesso ed emergenza), i vari settori destinati al pubblico contraddistinti


dalla relativa colorazione, tutti gli accessi, compresi quelli di servizio e per i disabili, individuati con numerazione progressiva, tutte le uscite individuate con numerazione progressiva, l’ubicazione delle unità (fisse e/o mobili) di pronto soccorso, i servizi igienici, le biglietterie, le postazioni telefoniche fisse ed i punti di ristoro;

• planimetrie interne per il pubblico, nel punto in cui ciascuna via d’esodo che si diparte dagli spalti sfocia in un spazio non canalizzato, riportanti una parte dell’area interessata con almeno due vie d’esodo alternative, facenti capo ad un cerchio rosso con la scritta “voi siete qui” collocato sul punto di ubicazione della planimetria stessa, ed un cartello di istruzioni riportante le indicazioni sul comportamento che il pubblico deve tenere in caso di emergenza e le prime misure di pronto soccorso;

• planimetrie interne per atleti, accompagnatori, arbitri, giornalisti, operatori radio‐tv ed ospiti di qualsiasi tipo, identiche a quelle succitate e site nei disimpegni interni, in prossimità degli spogliatoi di atleti ed arbitri, e dei locali utilizzati dalla stampa, dagli operatori radio‐tv e dagli ospiti di qualsiasi tipo;
• ‐cartellonistica di sicurezza per gli addetti, ubicata nei locali di sicurezza e nelle sale di controllo e costituita dalle planimetrie raffiguranti tutte le aree ed i locali coperti, a tutti i livelli e da una planimetria generale di sicurezza dell’Impianto che riporti anche l’ubicazione: di tutti gli impianti ed i mezzi antincendio disponibili, delle postazioni e dei locali di sicurezza, degli ingressi, delle scale e delle vie d’esodo, degli spazi sicuri e delle uscite di sicurezza, della centrale di controllo delle forze dell’ordine, della sala della sicurezza, dei dispositivi di arresto degli impianti gas, elettrico e di ventilazione, del quadro generale del sistema di rilevazione ed allarme e degli impianti e locali che presentano rischi speciali.

Nel malaugurato caso in cui, nonostante la messa in atto delle misure di prevenzione di cui sopra, si realizzi egualmente una emergenza, gli addetti sono addestrati per la attuazione delle necessarie misure di protezione atte a scongiurare (od almeno minimizzare) il danno atteso.
In linea generale le misure di protezione tendono a realizzare i seguenti obiettivi:
• Segnalazione della emergenza
• Attivazione delle procedure di evacuazione
• Guida degli utenti al sito sicuro.
In particolare, responsabili, preposti ed addetti hanno il compito di segnalare


tempestivamente le situazioni di pericolo e di attivarsi per la messa in atto delle specifiche procedure concordate per le diverse tipologie di emergenza realizzata.
Tuttavia, a seconda della tipologia di emergenza in atto, potrà essere necessario dare avvio alla evacuazione in maniera prioritaria oppure, non procedere affatto a tale compito; il tutto è prestabilito dal tipo di procedura da attuare.
Durante le evacuazioni, al personale preposto spetta il compito di dirigere il deflusso delle persone verso le uscite, ed il luogo sicuro (che può essere anche, in taluni casi, lo stesso terreno di gioco) assistere le persone esterne che non conoscono i luoghi, soccorrere chi si sia infortunato o sia stato colto da malore ed accompagnarlo all’esterno ed, infine, accertarsi che i locali e gli spazi siano stati evacuati completamente.
All’uopo il personale è stato preventivamente addestrato anche con esercitazioni pratiche periodiche.
Le altre principali procedure di emergenza cui si attengono gli addetti sono:
o soccorrere le persone con difficoltà motorie;
o effettuare il primo intervento teso a rimuovere (se possibile) le cause dell’emergenza;
o agevolare e supportare l’azione degli operatori esterni competenti al pronto intervento specifico (Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Operatori Sanitari, ecc.);
o interrompere, se necessario, l’erogazione di energia elettrica;
o annotare su un apposito registro le procedure di emergenza da migliorare.
Primo intervento

In casi particolari, quali ad esempio la presenza di focolai d’incendio limitati, ed in temporanea attesa dell’arrivo degli addetti al pronto intervento, il personale presente, che sia stato specificatamente addestrato sulla dislocazione e l’utilizzo dei presidi antincendio, sul tipo di sistema di allarme esistente e sulla eventuale vicinanza di un quadro elettrico, potrà tentare lo spegnimento del focolare d’incendio utilizzando i mezzi di estinzione disponibili, attivare il sistema di allarme ed azionare sul quadro elettrico il distacco di energia.


Similarmente, in presenza di casi non gravi di emergenza sanitaria, ed in temporanea attesa dell’arrivo degli addetti al soccorso medico, il solo personale presente, che sia stato specificatamente addestrato al primo soccorso ed abbia disponibile una cassetta di pronto intervento potrà effettuare, con la massima cautela, le prime semplici operazioni di soccorso.


COMPORTAMENTI DA ATTUARE IN EMERGENZA NORME GENERALI
Durante una evacuazione occorre:
• rimanere calmi;
• seguire le indicazioni del più vicino addetto alla sicurezza;
• percorrere le vie di fuga indicate dall’addetto alla sicurezza speditamente ma senza correre ed accalcarsi, togliendosi dai piedi le scarpe con tacchi e/o di forma non idonea alla comoda deambulazione;
• favorire il deflusso dei disabili;
• non usare gli ascensori, salvo espresse indicazioni contrarie
• non percorrere le vie d’esodo in senso contrario a quello indicato;
• avere un comportamento ispirato a sentimenti di solidarietà, civismo e collaborazione verso gli altri.

EMERGENZE DOVUTE AD INCENDI

All’ordine di evacuazione, emanato, con ogni mezzo disponibile (radiofonia di servizio, annunci via radio e tabellone, comunicazione diretta), occorre:
1) In ambienti aperti:
• in presenza di fumo, proteggere con un fazzoletto possibilmente bagnato le vie respiratorie e camminare il più possibile accovacciati verso il pavimento;
• in presenza di fiamme, proteggere i capelli avvolgendoli con indumenti di lana, possibilmente bagnati e spogliarsi di qualsiasi indumento di tessuto sintetico a rischio.
2) In ambienti chiusi:

• in presenza di fumo, proteggere con un fazzoletto possibilmente bagnato le vie respiratorie e camminare il più possibile accovacciati verso il pavimento;
• in presenza di fiamme, proteggere i capelli avvolgendoli con indumenti di lana, possibilmente bagnati, e spogliarsi di qualsiasi indumento di tessuto sintetico a rischio.
• in caso di impossibilità ad abbandonare un locale, chiudere tutte le porte e le finestre e, per quelle verso l’incendio, provvedere a sigillare come possibile le fessure.
EMERGENZE DOVUTE AD EVENTI SISMICI OD ALTRI EVENTI ECCEZIONALI
All’ordine di evacuazione, che in questo caso è immediato, occorre: In ambienti aperti:
• dirigere sollecitamente verso le più vicine uscite di sicurezza e vie di
fuga secondo le indicazioni degli addetti o dopo averle individuate nelle planimetrie di emergenza, fino al raggiungimento degli spazi sicuri (lontano da edifici, alberi e linee elettriche), togliendosi dai piedi le scarpe con tacchi e/o di forma non idonea alla comoda deambulazione, ed avendo attenzione a non correre ed accalcarsi;
In ambienti chiusi:
• in caso di impossibilità ad abbandonare i locali occupati, raggrupparsi nelle vicinanze delle pareti perimetrali o in zone d’angolo.

EMERGENZE DOVUTE AD ATTI CRIMINALI OD A PRESENZA DI SOGGETTI PERICOLOSI

Per tale tipo di evento in generale non è prevista evacuazione.
Norme comportamentali.
• mantenere la calma;
• non abbandonare la postazione;
• attendere l’arrivo delle forze dell’ordine evitando di prendere alcun tipo di iniziativa.
EMERGENZE DOVUTE ALLA PRESENZA DI OGGETTI PERICOLOSI O SOSPETTI


All’ordine di evacuazione, emanato con ogni mezzo disponibile (radiofonia di servizio, annunci via radio e tabellone, comunicazione diretta), occorre:
• raggiungere un luogo sicuro seguendo scrupolosamente le indicazioni ed i percorsi indicati dagli addetti.
EMERGENZE MEDICHE

Per tale tipo di evento non è prevista evacuazione.

Norme comportamentali.
• mantenere la calma;
• non abbandonare la postazione;
• attendere l’arrivo dei sanitari evitando di prendere alcun tipo di iniziativa.


Potenza, 21 agosto 2023

IL TECNICO
Ing. Fabrizio Cerverizzo

Piano di accoglienza per la sicurezza 23_24

CODICE DI GRADIMENTO DELLA SOCIETA’ POTENZA CALCIO SRL
CAMPIONATO DI CALCIO SERIE C 2023-2024
(CODICE DI REGOLAMENTAZIONE DELLA CESSIONE DEI TITOLI DI ACCESSO ALLE MANIFESTAZIONI CALCISTICHE)

Visto il Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Interno, il Ministro per lo Sport, il CONI, la FIGC, le Leghe Professionistiche, la Lega Nazionale Dilettanti, l’A.I.A., l’AIC e l’A.I.A.C. per “Il Rilancio della Gestione tra Partecipazione e Semplificazione” del 4 agosto 2017; Visto l’art. 12 del Regolamento di Giustizia Sportiva; è adottato il presente “Codice di regolamentazione della cessione dei titolo di accesso alle manifestazioni calcistiche”, che viene disciplinato secondo le modalità di seguito indicate.
Art. 1 Definizione

L’“istituto del gradimento” (di seguito: gradimento) è la facoltà della Società Sportiva Potenza Calcio Srl di non vendere il titolo di accesso ovvero sospenderne l’efficacia. Il gradimento si applica non solo per le condotte verificatesi successivamente all’acquisto del biglietto o alla sottoscrizione dell’abbonamento o dei programmi di fidelizzazione, ma anche per quei comportamenti tenuti prima dell’acquisto o della sottoscrizione dei citati titoli di accesso.
Art.2 Condotte rilevanti

Sono rilevanti ai fini della valutazione di cui all’art.1 tutte le condotte collegate direttamente ad un evento calcistico, a prescindere dal luogo e dal tempo in cui sono tenute. E’ evento calcistico ogni iniziativa o momento organizzato dalla società sportiva, non identificandosi perciò nelle sole occasioni ufficiali. A tal fine sono discriminate tutte le condotte contrarie ai valori dello sport, nonché tutti quegli atti che nella loro espressione sostanzino comportamenti discriminatori su base razziale, territoriale, etnica e religiosa verso la tifoseria della squadra avversaria, le Istituzioni e la società civile. Sono altresì colpite tutte quelle azioni che comportino penalizzazioni amministrative per la società sportiva.

Art.3 Condizioni

Il provvedimento inibitorio non dà diritto ad alcun tipo di rimborso. E’ ammessa la cessione del titolo a terzi, ove questi abbiano i requisiti per usufruirne. Il provvedimento inibitorio non pregiudica eventuali benefit maturati secondo i programmi di fidelizzazione, a meno che l’agevolazione non riguardi l’evento per il quale è disposto il divieto. In tal caso, il premio potrà essere sfruttato nella gara successiva all’ultima di quelle inibite, sempreché il calendario sportivo lo consenta, altrimenti il benefit si perde. Nel caso in cui durante la sospensione il tifoso interessato tenga un’altra condotta rilevante, si può dare corso ad un’eventuale ulteriore inibizione, che si somma a quella precedente, senza possibilità di assorbimento. Indipendentemente dal luogo della condotta rilevante, il gradimento è esercitato unicamente per la partecipazione alle partite svolte presso lo stadio in uso alla società, con esclusione, di conseguenza, delle trasferte.
Art.4 Pubblicità

Il presente codice deve essere pubblicato, dal momento dell’adozione, sul sito web ufficiale della società sportiva, nonché, per estratto, presso tutte le ricevitorie ed i varchi di accesso degli impianti e centri sportivi ricollegabili alla Società Sportiva Potenza Calcio Srl
Art.5 Fonti

La Società Sportiva Potenza Calcio Srl può ravvisare i comportamenti rilevanti attraverso: – le segnalazioni provenienti dai servizi di stewarding e/o del settore Supporter Liaison Officer; – le immagini dell’impianto di video sorveglianza; – le immagini diffuse a mezzo dei social network da cui è possibile identificare il soggetto ritenuto responsabile; – le fonti aperte, in caso di fatti pubblicamente accertati.
Art.6 Parametri di valutazione

Costituiscono parametri di valutazione i seguenti fattori:

1) il dolo o la colpa della violazione, in relazione ad un’evidente premeditazione e/o spinta emozionale;

2) la tipologia di bene giuridico “aggredito”;

3) il comportamento pregresso che sostanzi una vera e propria recidiva o che abbia dato luogo a semplici avvertimenti;

4) il comportamento successivo che sostanzi un ravvedimento operoso, ovvero un’indubbia volontà di collaborare per eliminare o attenuare le possibili conseguenze derivanti dall’illecito in danno della Società Sportiva Potenza Calcio Srl, ivi compresa l’ammissione delle proprie responsabilità e la sincera resipiscenza da parte dell’interessato;

5) il ruolo tenuto dal soggetto, nella duplice possibile veste di istigatore, ovvero di mero compartecipe. I fatti commessi all’interno dello stadio, che integrino anche violazioni al regolamento d’uso, verranno censurati con entrambe le tipologie di provvedimenti (sanzionatori ed inibitori), avendo esse diversa natura.

Art.7 Durata dei provvedimenti

La durata delle misure interdittive è proporzionata alla gravità del fatto accaduto, individuata secondo i criteri riportati all’art.7. Il range di durata dei provvedimenti inibitori può variare da un minimo di una o più giornate ad un numero determinato di stagioni. Tramite apposita piattaforma informatica, la società provvederà a registrare e a dare notizia del periodo di sospensione del gradimento alla società di ticketing, inserendo un apposito alert che verrà registrato, raccolto e trattato in ossequio alla regolamentazione in materia di privacy tempo per tempo vigente.
Art.8 Procedure

La conazione della condotta contenente la descrizione delle violazioni viene comunicata al soggetto, identificato tramite i dati registrati per l’erogazione del titolo di accesso – se la condotta è successiva all’emissione del titolo – ovvero tramite conoscenza diretta, ovvero ancora tramite l’ausilio delle Forze di Polizia, che può essere chiesto dalla Società in tutti i casi in cui la stessa intenda denunciare il soggetto (sussistendone i presupposti), a mezzo di raccomandata a/r, o altro metodo di notifica, entro 7 giorni dall’individuazione del soggetto cui è attribuibile il comportamento rilevante. Il soggetto, entro 5 giorni dal ricevimento della conazione, ha facoltà di presentare alla Società le proprie “giustificazioni” per una loro valutazione ai fini della modifica o della revoca del provvedimento, nonché di chiedere di essere sentito. Entro i successivi 20 giorni la Società decide in ordine a tale richiesta. In caso di silenzio, lo stesso è da intendersi quale rigetto dell’istanza.
Art.9 Minori

E’ possibile emettere provvedimenti inibitori nei confronti di minorenni, purché abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età. Il minore in possesso di abbonamento, il cui genitore è destinatario di un provvedimento inibitorio della Società Sportiva Potenza Calcio Srl, può essere accompagnato da altro adulto in possesso di valido titolo di accesso.
Art.10 Rapporti con altri procedimenti

L’applicazione delle predette inibizioni prescinde da eventuali procedimenti penali/civili, in quanto i comportamenti oggetto di rilievo possono ledere interessi diversi. L’applicazione dei provvedimenti inibitori non pregiudica, in ogni caso, il diritto della società di agire in sede giudiziaria nei confronti dell’autore della violazione.

 

AMMINISTRATORE DELEGATO IL TECNICO DELLA SOCIETA’
Nicola MACCHIA Ing.Fabrizio CERVERIZZO

Codice di gradimento 23_24